Secondo il marchio DeLorean, l’Universal non avrebbe riconosciuto tutti gli introiti derivanti dal film di Ritorno Al Futuro.
Parlando delle vendite non è stata di certo una vittoria, soprattutto anche per il livello tecnico-prestazionale non è stata una vettura molto richiesta la famosa DeLorean. Nonostante tutto questo il suo nome è leggendario tra i fans, questo grazie al ruolo da protagonista per il film. Essa ha preso questa posizione in virtù di una delle trilogie cinematografiche più famoso del ventesimo secolo.
Il modello DeLorean Dmc-12, un attore a quattro ruote di Ritorno al Futuro. Trasmessa su poster, t-shirt, cappelli, è stata riprodotta in scala 1.20 1.40 in ogni altra versione. Anche in versione macchina del tempo per programmi tv, disponibile addirittura in un set da collezione della Lego. Questo è anche il motivo della causa, che il brand americano avrebbe preso contro la NBCUniversal, il leader del cinema che possiede i diritti di Back to the Future.
Il possibile risarcimento record
Secondo quanto rivelato dal Los Angeles Times, ebbene, i proprietari del marchio DeLorean avrebbero contestato fortemente alla Universal il mancato rispetto degli accordi stessi. Essi secondo l’origine erano stati presi nell’anno 1989, nel dettaglio quelli legati al pagamento degli utili derivati ovviamente dalla vendita del merchandising che ne sarebbe venuto.
Il brand automobilistico americano sarebbe spettato oltre il 5% di tali entrate, ma questo importo accordato sarebbe stato corrisposto esclusivamente in parte. Il gruppo DeLorean avrebbe quindi inoltrato formale richiesta alla casa della Universal. Ma non ha ricevuto risposta, passando quindi alle “maniere forti”, ossia per via legali.
I legali del Brand americano riferiscono così come riportato dalla Gazzetta Della Sport: “Nonostante l’utilizzo continuo da parte di NBCUniversal della licenza originariamente concessa agli Universal Studios e sebbene abbia continuato a pagare alcune royalties. NbcUniversal non è riuscita a pagare completamente Dmc per tale uso in base all’accordo del 1989”. Vedremo quindi se i legali del gruppo riusciranno ad avere il maxi risarcimento.
